Ai piedi della parete sud della regina delle Dolomiti, malga Ombretta se ne sta placida al sole e accoglie con un eccezionale yogurt e frutti di bosco chi sale verso il rifugio Falier. Tra fischi di marmotte e campanacci di vacche al pascolo.
Da Rocca Pietore, seguire le indicazioni per il campeggio Malga Ciapela. Lasciare la macchina, proseguire seguendo le indicazioni prima per l'agriturismo omonimo, poi per malga Ombretta e il rifugio Falier. Il sentiero CAI è il numero 610, che da strada asfaltata diventa prima mulattiera, poi sentiero panoramico che domina la val de Ombretta. La salita richiede circa 45 minuti.
La passeggiata imperdibile
Dalla malga si può raggiungere in circa 45' di cammino il rifugio Falier. Il sentiero CAI 610 segue la parete sud della Marmolada, continua oltre il Falier per il Pas de Ombretta e scende di 700 metri fino al rifugio Contrin, nella valle omonima.
Dove si trova: Val de Ombretta, in comune di Rocca Pietore
Altitudine: 1904 mslm
Periodo di apertura: Metà giugno – settembre
Proprietà: Comune di Rocca Pietore
Gestore: Anna Maria Darman
Contatti: +39 347 4121468
Posti letto: Non disponibili
Agriturismo: Non c'è cucina, ma è possibile acquistare i formaggi di malga e fare uno spuntino con un tagliere di formaggi, yogurt con i frutti di bosco o con miele e nocciole, panna
Area di pascolo: |
Circa 75 ettari, tra i 1800 e i 2300 mslm, |
Numero capi: |
25 vacche |
I prodotti: |
Formaggio fresco o stagionato, |
Il prodotto più rappresentativo |
Formaggio |
Nome: Malga Ombretta
Latte utilizzato: Latte di vacca parzialmente scremato
Nello schema, ecco le principali classi di composti aromatici rilevati in questo formaggio. La loro incidenza è espressa in percentuale ed è definita in rapporto al valore massimo di ciascun composto, come rilevato nei formaggi delle diverse malghe, analizzati nei tre anni di ricerca
In generale, la classe dei lattoni è caratterizzata da aromi che rimandano a note di cocco; i terpeni da note agrumate e speziate e da note di menta; i chetoni da note fruttate, burrose; gli esteri da note floreali e fruttate; gli acidi grassi da note burrose, quasi cerate; gli alcoli da note alcoliche, vinose, vegetali.
In questo caso, il formaggio di malga Ombretta si contraddistingue per alti livelli di specifici aromi che enfatizzano sentori aromatici di pepe e menta, e note agrumate e alcoliche, di formaggio.
Nelle giornate di agosto i tre tavoli di legno fuori dalla malga sono pieni fin dalla mattina presto: in molti si fermano apposta per lo yogurt con i frutti di bosco di Anna Maria. Lei se ne sta dietro il banco, a distribuire pezze di formaggio, caffè e strudel. Al muro c’è un ritratto del marito, Livio Ballis, non da molto scomparso: “Lui ce l’aveva proprio nel cuore, questo mestiere. Era un lavoratore instancabile. La malga l’ha gestita la sua famiglia fin dal 1951”.
Anna Maria ai tempi lavorava alla Baita del Gigio, a malga Ciapela. Si sono conosciuti lì, con Livio, quando lei aveva 16 anni. “Su all’Ombretta ci sono arrivata tardi, nel 2003. Non c’era nemmeno la lavatrice, lavavo tutto alla fontana. Sono arrivata e ho messo i frighi, la lavatrice... Consumatrice di corrente! Anche adesso corrente non ce n’è mica tanta, si deve far tutto con attenzione”. Il formaggio ora che Livio non c’è più lo fa lei, e continua a farlo “come cento anni fa - come ci teneva a dire Livio. Ma ho ben bisogno che ci sia chi mi aiuti, che mi tiri fuori e che me lo struche su, sto formai, se no ci finisco anch’io, nella caldiera”.
Le foto di malga Ombretta sono di Ilaria Sperandio