Malga Pien de Vacia

La malga in tre righe

Un'azienda agricola biologica ai piedi delle Vette Feltrine, e l'estate trascorsa in malga, nel bel mezzo delle Dolomiti. I formaggi d'alta quota – il latte si lavora solo in malga – e le soppresse e i fagioli Slow Food prodotti a valle. La tradizione come scelta etica, coraggiosa e moderna.

Come arrivare

A malga Pien de Vacia si arriva facilmente in auto. La strada, asfaltata, si snoda dalla frazione Toffol di Santa Fosca, fino alla malga e alle sue stalle, disposte al sole sotto il monte Mondeval e il Piz del Corvo.

La passeggiata imperdibile

La sepoltura mesolitica di Mondeval. Proseguendo oltre la malga lungo la strada si imbocca il sentiero CAI 466 presso la località Piera de l'Autà, che porta prima a malga Mondeval di Sotto, quindi all'altopiano di Mondeval e al masso dove venne ritrovata la sepoltura e lo scheletro dell'Uomo di Mondeval. Da qui, per chi lo desidera, il sentiero 466 prosegue oltre la forcella Ambrizzola e ridiscende al rifugio Croda da Lago.

Scheda tecnica

Dove si trova: Sopra Santa Fosca, in comune di Selva di Cadore
Altitudine: 1618 mslm
Periodo di apertura: Metà giugno - settembre
Proprietà: Magnifica Regola Selva di Cadore e Pescul
Gestore: René Spada
Contatti: +39 349 3006351; +39 345 1407778
Posti letto: Non disponibili
Agriturismo: Oltre ai prodotti venduti nello spaccio (formaggi, salumi, farine, fagioli presidio Slow Food, succhi di frutta, cereali), in malga si possono gustare spuntini realizzati con prodotti a chilometro zero, tipici del territorio Bellunese, come taglieri misti, panini, dolci.

Scheda dei prodotti

Area di pascolo:

 40 ettari, tra 1.570 e 1.730 mslm,
di cui circa 20 pascolabili

 Numero capi:

30 vacche, una decina di cavalli, maiali

I prodotti:

Burro; formaggi Fiorentina, Piera de l'Auta,
Mondeval, Cernera, Ladin, in varie stagionature;
ricotta fresca e affumicata,
schiz, formai frit, yogurt

Il prodotto più rappresentativo
della malga:

Formaggio Cernera, con caglio al cardo, vegetale.
È un formaggio stagionato, saporito,
realizzato con latte intero.
La realtà cruda della montagna.

Il formaggio analizzato

Nome: Fiorentina, formaggio tenero e grasso

Latte utilizzato: Latte di vacca intero

Risultati della ricerca

Nello schema, ecco le principali classi di composti aromatici rilevati in questo formaggio. La loro incidenza è espressa in percentuale ed è definita in rapporto al valore massimo di ciascun composto, come rilevato nei formaggi delle diverse malghe, analizzati nei tre anni di ricerca

Lattoni
Terpeni
Chetoni
Esteri
Acidi grassi
Alcoli
Proprietà

In generale, la classe dei lattoni è caratterizzata da aromi che rimandano a note di cocco; i terpeni da note agrumate e speziate e da note di menta; i chetoni da note fruttate, burrose; gli esteri da note floreali e fruttate; gli acidi grassi da note burrose, quasi cerate; gli alcoli da note alcoliche, vinose, vegetali.

In questo caso, il formaggio di malga Pien de Vacia si contraddistingue per alti livelli di specifici aromi che enfatizzano sentori aromatici di banana, e note grasse e burrate.

Ti racconto la malga

Mirta Lira, perito meccanico, ha sempre lavorato in fabbrica. Finché ha mollato tutto, e ha creato l'azienda agricola Rosa Maria, a Vignui. Ha cominciato con il fagiolo di Lamon, poi la coltura di altri prodotti orticoli, l'allevamento di polli e suini. “Il ritorno alle mucche è merito di mio figlio: a 12 anni ha vinto una vitellina alla benedizione delle macchine agricole, per il trattore meglio allestito”. Mirta è tornata alle mucche perché a Vignui ce n'erano sempre state, ma “i genitori han sempre cercato di portarci verso altri lavori”.
Oggi Mirta e il figlio hanno più di 30 vacche, che, assieme alle altre bestie, d'inverno sono distribuite in 4 piccole stalle in Valbelluna e d'estate salgono in malga Pien de Vacia, a Selva di Cadore. “Paradossalmente, per noi è meno faticosa la vita su in malga. Abbiamo scelto di non investire tutto per costruire una grande stalla a casa, ma di utilizzare le strutture già presenti sul territorio. Chiaro che questo comporta lavoro, anche solo per mungere e dar da mangiare alle vacche, ogni mattina, in posti diversi”.
La passione per questo lavoro, conquistato nel tempo, Mirta deve averla trasmessa ai figli. “La montagna ce l'abbiamo dentro. La passione è per un Bellunese che pare essere rimasto indietro, per certi versi, ma anche per questo è così ricco, e sa dare tanto. A partire dai suoi prodotti. Il nostro formaggio non sarà magari il migliore del mondo, ma racconta la storia di una serie precisa di giorni delle nostre vite, e la scelta di contribuire a tutelare un pezzo di alpeggio, per non lasciare che la montagna ci caschi addosso”.

Le foto di malga Pien de Vacia sono di Ilaria Sperandio