Malga Boi Vescovà

La malga in tre righe

Far formai come una volta. A pochi minuti dal passo Staulanza, il sapore della brama (panna) fresca con i mirtilli è sempre lo stesso. E c'è chi sale quassù tutte le estati, da decenni, per gustarlo di nuovo.

Come arrivare

Venendo dalla Val di Zoldo, malga Boi Vescovà si raggiunge in una quindicina di minuti a piedi, lasciando l'auto all'inizio della strada sterrata che si diparte da uno dei primi tornanti del passo Staulanza. La strada sterrata è percorribile anche in auto. In alternativa, si può salire alla malga anche dai Piani di Pezzè, sopra Alleghe, salendo allo Chalet Col dei Baldi (sentiero CAI 561), o da Pescul, passando per il rifugio Salander (sentiero CAI 561).

La passeggiata imperdibile

Da Boi Vescovà si raggiunge in due ore e mezza circa di cammino il rifugio Coldai e l'omonimo laghetto. Si sale alla Casera Pioda per il sentiero CAI 561, da qui si prosegue lungo il 556 (Alta Via n. 1) fino al Coldai, ai piedi del gruppo del Civetta.

Scheda tecnica

Dove si trova: Passo Staulanza
Altitudine: 1740 mslm
Periodo di apertura: Giugno – settembre
Proprietà: Comune di Alleghe
Gestore: Loris Cadorin
Contatti: +39 329 0935739
Posti letto: Non disponibili
Agriturismo: Una quarantina di coperti. Ampia scelta tra taglieri e piatti caldi, tra i quali: polenta e salsiccia, formaggio fuso, schiz, gnocchi di patate. La cucina lavora sia a mezzogiorno che la sera

 

Scheda dei prodotti

Area di pascolo:

Circa 60 ettari che si distribuiscono dai 1580 ai 1800 mslm,
esposti a nord est

 Numero capi:

30 vacche da latte, 20 manze e 60 capre

I prodotti:

Formaggio di vacca e capra, misto freschi,
ricotta, misto, burro, panna

Il prodotto più rappresentativo
della malga:

Formaggio fresco misto capra

Il formaggio analizzato

Nome: Formaggio fresco di vacca

Latte utilizzato: Latte di vacca parzialmente scremato

Risultati della ricerca

Nello schema, ecco le principali classi di composti aromatici rilevati in questo formaggio. La loro incidenza è espressa in percentuale ed è definita in rapporto al valore massimo di ciascun composto, come rilevato nei formaggi delle diverse malghe, analizzati nei tre anni di ricerca

Lattoni
Terpeni
Chetoni
Esteri
Acidi grassi
Alcoli
Proprietà

In generale, la classe dei lattoni è caratterizzata da aromi che rimandano a note di cocco; i terpeni da note agrumate e speziate e da note di menta; i chetoni da note fruttate, burrose; gli esteri da note floreali e fruttate; gli acidi grassi da note burrose, quasi cerate; gli alcoli da note alcoliche, vinose, vegetali.

In questo caso, il formaggio di malga Boi Vescová si contraddistingue per alti livelli di specifici aromi che enfatizzano sentori aromatici proprio di formaggio fresco e di burro, e note alcoliche, fruttate.

Ti racconto la malga

“Sono il più vecchio malghese di tutti. Ho fatto 64 stagioni in malga”. Loris Cadorin racconta con un certo orgoglio le sue numerose estati in alta quota – ne ha saltate solo due, e una per il servizio militare. “Sono andato su che avevo 5 mesi. A 6 anni si cominciava a mungere, e a mezzogiorno si portava il cibo ai pastori”. Agostino, il nonno di Loris, ai tempi della guerra commerciava bestiame, aveva una macelleria e le malghe di passo Staulanza. Nel '52 il padre di Loris ha preso in gestione malga Rutorto, sotto il Pelmo, e ci è rimasto per 11 anni. È lì che Loris ha cominciato la sua vita di malgaro: “Una gran bella malga. Non c'era la luce, non c'era la strada: si saliva in un'ora di cammino, dal paese. Eppure si caricavano 140 vacche da latte. E si mungevano tutte a mano. Ci volevano fino a 10 operai, per fare tutto il lavoro”. Nel '62 la famiglia Cadorin si è spostata da Rutorto a Boi Vescovà. E lì Loris è rimasto, da allora. Qualche anno dopo è venuta a passarci le estati la moglie, poi anche il figlio.
La malga ha una sala piccolina, piena di persone. Senza sapere come chiederla, in tanti ordinano la brama con i mirtilli – una panna che sa di panna, un gusto anomalo. Qui, diete o non diete, lo yogurt non c'è: “Io lavoro ancora alla moda vecchia: faccio il formaggio con il fuoco, naturale. Niente fermenti. Le vacche mangiano solo erba dei pascoli, niente fieno, niente mangime, niente di niente”. I clienti affezionati chiamano fin dalla primavera, per farsi mettere da parte le forme. I nomi sono tutti segnati nel calendario, guai a dimenticarsene uno. 
Da una quindicina d'anni malga Boi Vescovà è anche agriturismo. C'è chi sale fin qui per chiedere pasta alla bolognese o casunziei, non ci sono: “Non facciamo tante cose da mangiare. Polenta, luganega, formai, pastin. Gli gnocchi ingiazadi del supermercato non te li facciamo, qui. Offriamo solo quel che siamo in grado di fare noi. E il formaggio, quello lo sappiamo fare”.

Le foto di malga Boi Vescovà sono di Ilaria Sperandio