Malga Laste

La malga in tre righe

È possibile ritrovarsi a fare i malgari, e scoprirsi anche molto bravi? Ezio e Diego, gemelli, sono a malga Laste fin dalla loro terza media. Tutto è iniziato con la fuga del vecchio casaro...  

Come arrivare

Dalla frazione Davare di Laste di Sopra, si accede alla malga anche in auto, per strada sterrata (piuttosto accidentata), o a piedi in circa un'ora. Malga Laste si raggiunge anche dalla frazione di Davedino – poco più avanti oltre la Digonera – in 30 minuti, lungo il sentiero CAI 635.

La passeggiata imperdibile

Salire a guardare la maestosità della Marmolada dalle Crepe Rosse, Dalla malga si continua lungo la strada sterrata e poi per il sentiero CAI 635, e in un'ora e mezza circa si raggiunge il passo. La vista è spettacolare, e spazia dalla Regina delle Dolomiti alle cime Ampezzane. Volendo, lungo quella che è una porzione dell'Alta Via delle Creste, si può arrivare sul monte Migogn, in quattro ore di cammino.

Scheda tecnica

Dove si trova: Col delle Casiere, Rocca Pietore
Altitudine: 1868 mslm
Periodo di apertura: Giugno – metà settembre
Proprietà: Comune di Rocca Pietore
Gestore: Ezio e Diego Dorigo
Contatti: +39 333 6864246, +39 380 3582926
Posti letto: Non disponibili
Agriturismo: Non c'è cucina, ma è possibile ordinare uno spuntino e gustarlo ai tavoli. Consigliati i taglieri di salumi e formaggi della malga

Scheda dei prodotti

Area di pascolo:

Circa 80 ettari, tra i 1.560 e i 2.000 mslm,
di cui circa 35 pascolabili

 Numero capi:

40 vacche

I prodotti:

Formaggio fresco, formaggi speziati
(erba cipollina, 5 erbe aromatiche),
burro, ricotta fresca o affumicata

Il prodotto più rappresentativo
della malga:

Formaggio fresco

Il formaggio analizzato

Nome: Formaggio fresco di vacca

Latte utilizzato: Latte vaccino parzialmente scremato

Risultati della ricerca

Nello schema, ecco le principali classi di composti aromatici rilevati in questo formaggio. La loro incidenza è espressa in percentuale ed è definita in rapporto al valore massimo di ciascun composto, come rilevato nei formaggi delle diverse malghe, analizzati nei tre anni di ricerca

Lattoni
Terpeni
Chetoni
Esteri
Acidi grassi
Alcoli
Proprietà

In generale, la classe dei lattoni è caratterizzata da aromi che rimandano a note di cocco; i terpeni da note agrumate e speziate e da note di menta; i chetoni da note fruttate, burrose; gli esteri da note floreali e fruttate; gli acidi grassi da note burrose, quasi cerate; gli alcoli da note alcoliche, vinose, vegetali.

In questo caso, il formaggio di malga Laste si contraddistingue per alti livelli di specifici aromi che enfatizzano sentori aromatici di agrumi e cocco, note dolci e fruttate, punte di tostato e di noce.

Ti racconto la malga

In agosto la malga brulica di gente: il formaggio di Laste è ben conosciuto, il burro è prenotato già dall'inizio della primavera. “Dalla Val Belluna abbiamo clienti che vengono su a comprare anche dieci forme al colpo, mica una fettina, eh!”. Diego ed Ezio Dorigo sono gemelli. Lavorano e gestiscono malga Laste da quando avevano 14 anni. Ezio è il casaro, Diego si occupa delle bestie e del fieno. D'inverno fanno entrambi di tutto, e il latte lo conferiscono alla latteria di Livinallongo. “Siamo andati su finite le scuole medie. Il malgaro di allora – ricorda Ezio – se n'era andato a metà stagione, diceva che non c'era più acqua. Se n'è andato lasciando su le mucche da sole. Erano le mucche del paese, e qui ci han detto, andate su voi. Noi siamo andati, tutto agosto da soli, e così è cominciata”. 
Da allora – era l'inizio degli anni '90 – malga Laste è affidata a loro: negli anni, è salita su anche la famiglia di Diego, la moglie e tre figli. Ezio ha un bambino piccolo e una compagna che lavora ad Arabba: “d'estate tocca vivere separati… Il brutto di questo lavoro è che sei sempre là, non è che puoi mollare le bestie”. Ma il bello, interviene Diego, “è che lavori per te, e non dipendi da altri”. A un certo punto non sapevano se continuare. Dovevano costruire la stalla nuova, in paese. Non erano sicuri di farcela. Da Laste sono andati via in tantissimi, “ma era la generazione prima di noi – precisa Diego – e noi eravamo già in pochi: della nostra classe, bambini eravamo solo in quattro… Alla fine, è proprio da dirlo, è stata la malga a tenerci qui”.  

Le foto di malga Laste sono di Ilaria Sperandio